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Camera ACS per test in vuoto e con controllo della radiazione solare al servizio della ricerca presso l’Università di Perugia.

ACS camera climatica UD150 C SR per test in vuoto per Università di Perugia

Lo sviluppo di nuovi materiali “smart”, con prestazioni adattive volte all’efficientamento energetico dell’ambiente costruito, è uno dei principali filoni di ricerca dell’EAPLAB, laboratorio di Fisica Tecnica del Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi di Perugia.

Gli obiettivi di ricerca portati avanti dal gruppo EAPLAB, fondato dalla Professoressa Anna Laura Pisello, riguardano lo sviluppo di nuovi materiali “smart”, con prestazioni volte all’efficientamento energetico dell’ambiente urbano.


“La configurazione della nuova camera climatica ACS UD150 C SR per l’esecuzione di prove anche in condizioni di vuoto e con controllo di radiazione solare (oltre che temperatura e umidità relativa) nasce dall’esperienza già accumulata con una classica camera ACS, di nostra proprietà dal 2016. L’uso di una camera climatica è per noi fondamentale in quanto ci permette di simulare tutte le condizioni climatiche, comuni ed estreme, a cui i materiali cha andiamo a sviluppare e caratterizzare possono trovarsi esposti, una volta implementati come “pelle” delle nostre città. Oltre al controllo di temperatura, umidità e velocità dell’aria, la nuova camera ci garantisce una maggiore precisione di controllo della radiazione solare su una zona per noi adeguatamente ampia in cui posizioniamo appunto i provini da testare. L’aggiunta della simulazione delle condizioni di vuoto ci permette poi di poter escludere, se di interesse per la campagna sperimentale, gli scambi termici di tipo convettivo e concentrarci così sui soli scambi radiativi dei nostri materiali.”


Queste le parole dell’ing. Anna Laura Pisello, Professoressa associata di Fisica Tecnica Ambientale presso l’Università di Perugia, alla quale abbiamo chiesto quali sono stati i principali benefici ottenuti con la nostra camera UD150 C SR: “La camera è stata finanziata da un progetto europeo, premiato dall’European Research Council, e finalizzato allo sviluppo ed all’analisi in condizioni dinamiche reali di materiali adattivi (che variano le proprie prestazioni al variare delle condizioni al contorno), con particolare attenzione al fenomeno del raffrescamento radiativo passivo diurno. Quest’ultimo si innesca in presenza di materiali caratterizzati da un’ottima emissività termica, meglio ancora se concentrata spettralmente nelle bande della finestra atmosferica (ovvero in quelle lunghezze d’onda rispetto alle quali l’atmosfera è trasparente e il materiale riesce a scambiare calore direttamente con lo spazio esterno). Le applicazioni che auspichiamo di questi materiali consistono nello sviluppo di rivestimenti superficiali per gli edifici e le pavimentazioni urbane, come strategia di mitigazione del surriscaldamento urbano. Il progetto di riferimento si chiama HELIOS e nel sito web dedicato è possibile reperire informazioni anche sulle diverse infrastrutture del laboratorio EAPLAB, tra cui la camera climatica ACS.”

Ulteriori obiettivi di ricerca portati avanti dal gruppo EAPLAB riguardano:

  • lo sviluppo di modelli di interpretazione di benessere ambientale basati sull’analisi multidominio (termico, acustico, illuminotecnico e di qualità dell’aria) utili sia per la progettazione umano-centrica del microclima degli spazi interni che esterni;
  • le comunità energetiche rinnovabili e l’ottimizzazione delle prestazioni di efficienza energetica in edilizia;
  • i protocolli energetico ambientali e l’analisi di ciclo di vita di materiali, sistemi e processi.