CAMERE PER PROVE DI TRASMITTANZA TERMICA
La misurazione del comportamento termico dei componenti edilizi è determinante per la rispondenza alle direttive UE sul rendimento energetico sempre più stringenti.
Le camere per prove di trasmittanza termica ACS vengono utilizzate per misurare il comportamento termico di componenti, generalmente edilizi, sia d'inverno che d'estate in condizioni climatiche stazionarie e dinamiche.
Il focus è in questo caso la coibentazione, ovvero l’isolamento termico degli edifici. Con questa famiglia di macchine è possibile quantificare in maniera numerica la capacità di una struttura di minimizzare la trasmissione di calore dall’interno verso l’esterno durante l’inverno e viceversa durante l’estate. Quanto più è elevata la capacità di un edificio di isolare termicamente, minori sono i consumi energetici di combustibile o di energia elettrica.
Si tratta dunque di uno strumento di grande attualità rispetto alle problematiche di sostenibilità ambientale e in special modo è riconducibile ad alcune recenti direttive del Consiglio Europeo relative al rendimento energetico nell’edilizia.
La Direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive), approvata il 12 aprile 2024 dal Parlamento Europeo è, insieme alla direttiva sull'efficienza energetica, il principale strumento legislativo per promuovere il rendimento energetico degli edifici per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e la povertà energetica nell'UE. Attualmente gli edifici rappresentano oltre un terzo delle emissioni di gas serra nell'UE.
È inoltre entrata in vigore il 29 maggio 2024 una revisione più nota a tutti come Direttiva Green per assicurare un'accelerazione all’efficientamento energetico del patrimonio esistente e gli Stati membri avranno tempo fino al 29 maggio 2026 per adeguarsi. La Direttiva Green richiede ad ogni Stato membro dell’Unione Europea di impegnarsi nell’implementazione di un nuovo piano di riqualificazione degli edifici, adottando misure mirate a garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata dagli edifici residenziali.
Le camere per prove di trasmittanza termica ACS possono dare un contributo fondamentale nella ricerca di materiali e soluzioni che permettano di compiere i passi dettati da queste nuove direttive, attraverso la misura delle prestazioni reali in condizioni ambientali riproducibili in laboratorio.
Come per i calorimetri, anche nel caso delle camere per prove di trasmittanza termica la struttura è composta da due ambienti differenti, uno simula le condizioni interne ad un’abitazione o edificio, l’altro riproduce tutte le possibili condizioni climatiche esterne. Nel mezzo viene stretto un telaio con dimensioni fino a circa 3x3m, realizzabile a richiesta in più varianti per accogliere diverse tipologie di pareti sia nella forma che nello spessore, in modo da replicare sulle due facce condizioni ambientali diverse, con una differenza di temperatura di almeno 20°C e velocità dell’aria parallela alla superficie, regolabile da un minimo di 0,1m/s fino a 10m/s.
Le camere per prove di trasmittanza termica sono uno strumento essenziale per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici: a seconda delle funzionalità desiderate, è possibile testare elementi di un edificio (pareti, vetrate, porte, finestre) rispetto ad una grande quantità di fattori esterni, quali temperatura, umidità, vento, pioggia, irraggiamento solare, e fattori interni come temperatura, umidità, convezione naturale e forzata dell’aria, permeabilità al vapore e all’aria. In casi particolari, mediante l’applicazione di specifiche soluzioni e strumenti, è possibile consentire la misura di flussi di calore molto bassi su pareti realizzate con materiali altamente isolanti aventi trasmittanza termica dell’ordine di 0,05 W/m2K.
Leggi sul nostro sito il case history dedicato alla speciale camera per prove di trasmittanza termica per l’Università La Rochelle in Francia.